La guerra che consentì al cattolicesimo di sopravvivere e fortificarsi.

DiMagnus

La guerra che consentì al cattolicesimo di sopravvivere e fortificarsi.

Poco studiata ma fondamentale nell’evoluzione storica del cattolicesimo è la battaglia di Vienna del 1683, che vede tra i principali attori della vittoria il Papa Innocenzo X ed il frate cappuccino Carlo Domenico Cristofori.

Innocenzo X lottò lungamente al fine di ottenere l’alleanza delle potenze cristiane contro l’avanzare degli eserciti ottomani, mentre Marco D’Aviano, di ordine francescano, si occupò dell’opera di predicazione ed apostolato a supporto delle volontà papali.

In un settimo secolo contrassegnato dalle divisioni tra gli stati d’Europa, dalle conversioni al protestantesimo di regnati e popoli e dalla paura per l’invasione ottomana i due religiosi si adoperarono per la creazione di una santa coalizione a difesa del cristianesimo.

Ottenuta la coalizione l’esercito guidato da Eugenio di Savoia-Garignano ebbe la sua epica battaglia a Vienna il 12 Settembre 1683 contro gli ottomani comandati da Kara Mustafa Pasha di Merzifon.

Le forze in campo erano assolutamente impari: a fronte di 150.000 assedianti le forze cristiane contavano solo 70.000 armati.

Ma le sorti della battaglia non sono quelle sperate dai turchi poiché gli “Ussari Alati” li costrinsero alla ritirata ed alla resa.

La successiva battaglia di Buddha decretò la definitiva sconfitta e totale ritirata dei turchi, la salvezza dell’Europa del mondo cristiano arrivato così fino ai nostri giorni.

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